So’ proprio brava!

Non mi sono mai “frusciata”, come si suol dire, sulla base di ciò che so fare, anche quando sono riuscita ad eccellere. Non mi piacciono le persone che si lodano, si imbrodano, si vantano e si battono il cinque da soli per quanto sono fighi, però a volte è necessario puntualizzare. Mi riferisco alle competenze, alle esperienze di vita, alle cose che so fare. Non posso dire che so cantare, perché la mia voce è stata educata, ma non è durata ed ora è tornata ad essere selvatica, selvaggia, quindi diciamo che mi piace farlo, ma che ho ancora molto da imparare. Non posso dire di saper scrivere, perché so scrivere ciò che mi piace, non tutto. Non so scrivere su argomenti che non mi appassionano o in momenti in cui non sono particolarmente ispirata, divento didattica, scolastica, poco partecipe, come nel racconto di Montelago. Magari ne riparlerò più in là, quando sarò meno spaventata dalla possibilità di perdere quei ricordi e rimarranno solo le emozioni sopite. Non mi so truccare, non mi so vestire, non so capire e empatizzare, non so nascondere le emozioni, non so insegnare, non so imparare, non ho metodo, non ho memoria. Ci sono poche, piccole, inutili cose che SO fare. So parlare con i bambini. So risultare simpatica e antipatica. So stare con gli altri, so essere l’anima della festa e stare in disparte, so far risplendere gli altri e so smettere di parlare quando sono ubriaca. So i fondamentali della giocoleria, i fondamenti di programmazione HTML e delle pillole di teoria musicale. So mettere la passione al servizio degli altri e so nutrire l’ego del prossimo.

In una situazione in cui ti senti la caccola peggiore del pianeta, ci sono io che ti dimostro che anche le caccole hanno una funzione a questo mondo.

Mi sono trovata, di recente, in una situazione opposta. Fotografi a confronto, canonisti e nikonisti, si giocava a chi ce l’ha più lungo (l’obiettivo). In questo discorso da maschi alfa, io e la mia bimba non ci siamo minimamente esposte, io faccio foto, non sono fotografa (equivale a dire Si, ho una laurea in psicologia, ma non sono psicologa). “Ti sei persa le foto delle montagne sconfinate e del tramonto di oggi pomeriggio” con l’atteggiamento di chi pensa che sia una pivella che ha appena preso in mano la reflex. Rispondo: “Ho preferito guardarlo, non fotografarlo. Certe cose vanno percepite, non immortalate”. Mi guarda con sufficienza e mi fa: “Ti aggiungo su Facebook così vedi le mie foto.”. Oggi lo ha fatto. Le ho viste ed ho potuto pensare solo una cosa: “Oh, ma a confronto SO’ PROPRIO BRAVA!”.

Fra, che come modella dimostra che SO’ PROPRIO BRAVA a fare le foto!

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