Il mercoledì fotografico di TheList ha premiato la mia foto mettendola sul podio. Sono incredibilmente orgogliosa di aver realizzato questo risultato, soprattutto perché nato da un’ispirazione totalmente estemporanea e senza mangiarmi la testa per cercare di sorprendere. Ho scritto poco e ho lasciato parlare l’immagine. Ho passato del tempo a fare la post-produzione e questo, più di tutto, mi ha fomentata. Ho deciso di riprendere a scattare, mi si è riaccesa la passione matta e disperatissima, anche se significa portarsi dietro l’equivalente in peso di un bambino di tre anni. Sto imparando ancora cose nuove, “la mia bimba” non riesce a smettere di stupirmi.
“Mo c’arripigliamm tutt chell che è o nuost.”.
Signori: Dialogue.
Il commento di Matteo è stato:
> Ah, cazzo. Finalmente!
Finalmente il tuo studio sulle ombre da i suoi frutti! Sono estremamente soddisfatto per la chiarezza compositiva che possiede questo scatto. Mi piace come hai posizionato gli elementi, il framing è pressoché perfetto, gli spazi sono rispettati al centimetro. La cosa più incredibile è la crescita costante che stai avendo attraverso questa community, Patreon e tutto il feedback che lentamente stai assimilando. Un concept complesso come dialogue rappresentato con semplicità ma precisione maniacale; quattro elementi, due ombre, due luci, tre fili che tagliano a metà il frame conducento l’occhio esattamente dove vuoi te, nel momento che hai scelto di rappresentare. Infine, tocco di classe; titolo e caption a tema senza affondare troppo ne troppo poco. Precisa. Brava.
Ora me la tiro un po’, gongolo e vi saluto. Adios.